12 Mag La molla e il cellulare. Che differenza c’è tra una scoperta e un’invenzione
Marco Malvaldi e Samantha Bruzzone, Illustrazioni di Francesca Fortino, Scienza, Raffaello Cortina Milano, 2022, Pag. 162, euro 19
Noi tutti. In divenire. Una scoperta collega fenomeni apparentemente distanti e descrive in modo nuovo qualcosa che c’è già; una invenzione mette insieme oggetti esistenti per ottenere un oggetto nuovo che prima non esisteva. Sono cose differenti e, per spiegarlo, si potrebbe usare un aggeggio che molto quasi tutti quasi sempre utilizzano, il telefonino cellulare, a partire dal componente che permette di usarlo come volante di un’auto di Formula 1, come conta dei passi fisici fatti, o come racchetta da tennis virtuale: l’accelerometro. Si tratta di un complicato dispositivo elettromeccanico minuscolo (lungo pochi millimetri) per calcolare un’accelerazione, che contiene pure l’essenziale parte di cui ben si conosce il funzionamento: un piccolo peso (non più di un decimo di grammo) attaccato a quella molla che permette proprio la misurazione. La molla si allunga a seconda della forza con cui tiriamo il peso e l’accelerazione che diamo a un oggetto è la forza divisa per il peso, valutata attraverso la distanza tra due sbarrette, inserendo il tutto in un circuito elettrico. Passo passo, smontando e rimontando, rompendo e ricominciando, studiando e capendo (s’incontrano fenomeni che i nostri cinque sensi non sanno spiegare), sperimentando ed errando vedremo che ogni nuova invenzione ha creato possibilità nuove e problemi nuovi, in un gioco che non ha fine, e che anche ogni nuova scoperta porta nuove possibilità: nessuno potrà mai dire di aver risolto tutti i problemi della scienza, alcuni intanto sì. Continuate pure a usare il cellulare quando volete.
La chimica scrittrice Samantha Bruzzone (Genova, 1974) e il chimico scrittore Marco Malvaldi (Pisa, 1974) sono incidentalmente sposati da una ventina d’anni, da sempre appassionati di scienza per formazione professionale (e di gialli per deformazione professionale). Da piccoli, nessuno dei due voleva fare l’inventore, o l’ingegnere, o lo scienziato: lui avrebbe voluto essere un giocatore professionista di ping pong (gioca ancora a ottimo livello e si allena con i grandi), lei guidare i pullman (probabilmente non lo ha mai fatto). Superata la mezza età di loro vita hanno iniziato a scrivere insieme, proseguendo l’abitudine a pubblicare romanzi di genere e saggi di divulgazione intrapresa da lui (una ventina di volumi in meno di 15 anni). Così, nel 2022 sono usciti a quattro mani prima un giallo umoristico Sellerio poi questo testo scientifico Cortina (con tantissime belle illustrazioni e frequenti chiari box, utili anche a ragazzi curiosi). Nove capitoli: quello riassunto è il primo. Seguono: rompere per capire; liquidi bagnati, liquidi elettronici; la forza del fulmine; tanti atomi tutti insieme; tutto si deforma; contare con gli elettroni; un continuo scambio di energie; un gioco che non finisce mai. Scherzano sempre un po’ con noi lettori (prendendoci affettuosamente per mano) e fra di loro (rimarcando le amorevoli differenti identità nel testo o nelle note). I caratteri aiutano le spiegazioni: verdi e rossi a sottolineare le parole e i concetti chiavi, i riquadri con definizioni o personaggi citati separati dal testo, tutto sempre godibile e scorrevole.