Ennio Calabria - La grande scultura - 1960, olio su tela, cm. 178x138

COMPAGNI… amici…

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di Tano Pirrone

Compàgno è più che Amico,

è chi per scelta o per caso 

condivide pane, tempo, 

la fatica muta, i silenzi.

Compagno o compagna 

di viaggio, di vita, di lavoro, 

con cui spartire il pane, 

la fatica del cammino, 

dividere la sorte, il sapere, il lavoro:

chi ha dà a chi non ha, 

chi sa le parole le insegna al compagno, 

chi ha lavoro lo divide o lotta insieme con chi non l’ha.

La fame del compagno è ancora e sempre

la nostra fame.

Il dolore del compagno è ancora e sempre

il nostro dolore.

Poco pesano 

le modernità, le tecnologie, 

le perversioni alchemiche, 

i giochi di parole;

il compagno povero di un povero compagno 

rimane sempre tale: 

contrappone all’intelligenza artificiale 

il dolore naturale sempre uguale, 

anche se gli scenari sembrano mutare,

e le parole magicamente trasformano il reale 

in vuoti spazi colorati.

Bisogna riscrivere la Storia, 

cominciando dall’antico urlo debole e potente 

che ascoltavo – fanciullo perbene – 

senza coglierne il senso: 

due sole parole strisciate di sangue, di vomito, 

di lacrime inutili, di bava, 

di morte, di vita inespressa; 

due sole parole, 

gridate in silenzio da sgranati occhi cisposi, 

da bocche caverne, 

da mani storte come sterpi danteschi, 

due sole parole, 

che – come scrigni, truvature, tesori sepolti –,

tutta la forza posseggono ancor oggi:

PANE E LAVORO!

Foto: Ennio Calabria, “La grande scultura” 1960 – olio su tela www.enniocalabria.it


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