“FRAGILITÀ” con PAOLO CREPET al Teatro Porta Portese

Condividi:

Lunedì 18 dicembre ore 18:00, al Teatro Porta Portese (Via Portuense, 102), MALACODA presenterà il numero della Rivista, completamente dedicato alla FRAGILITÀ, con un evento speciale che vedrà la partecipazione di Paolo Crepet. Il noto sociologo dialogherà con Pietro Folena, direttore editoriale della Rivista, per poi rispondere alle domande del pubblico. L’ingresso all’evento è gratuito, fortemente consigliata la prenotazione con un sms, via whatsapp o chiamando il numero +39.3381771787.

Accettare di sbagliare è una forma straordinaria di educazione: «Sbagliando strada forse incontri un ristorante, una trattoria che non avevi messo in conto di trovare, un paesaggio che non avevi previsto. Lo sbaglio non è un errore» – afferma Crepet nell’intervista rilasciata a Simone Oggionni per Malacoda.

L’incontro sarà l’occasione per approfondire con l’illustre ospite diversi aspetti della fragilità, le problematiche e le sfide del tempo presente. Il numero tematico dedicato alla fragilità è stato scelto proprio per indagare il concetto di vulnerabilità, parola-chiave della nostra epoca di crisi e allo stesso tempo quasi tabù.

Siamo in un interregno: tra un modello capitalistico predatorio senza regole, che in pochi decenni ha provocato una crisi climatica senza precedenti, e che ha allargato la forbice tra una piccola minoranza di forti e una stragrande maggioranza di fragili, e un mondo futuro di cui si stentano a vedere i soggetti, gli assetti, gli equilibri” – ha scritto nel suo editoriale Folena.

PAOLO CREPET

Come quella a Crepet, anche l’intervista a Massimo Cacciari, curata da Ginevra Amadio, ruota attorno alle fragilità del sistema, dei governi, dei rapporti sociali e interpersonali. Gli altri contributi indagano, tra l’altro, sulle nuove generazioni strette tra speranza e angoscia del domani, sulla scuola come luogo di crescita e costruzione della collettività, ma anche sul rapporto tra smart working e riappropriazione di spazi di libertà e benessere, la pervasività dei social network e la perdita del patrimonio ambientale. Il gruppo di collaboratori di “Malacoda”, tutti appartenenti a vari orientamenti, sono concordi nell’individuare un unico filo rosso: la forza della fragilità.

Tutti gli articoli sono consultabili in libero accesso sul questo sito e sui canali social (Facebook, Instagram e X) della Rivista letteraria fondata nel 2015 da Mario Quattrucci ma tornata online nei mesi scorsi con una veste grafica rinnovata e la consueta vocazione critica.


Condividi: